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Il futuro dell’Italia parte da un nuovo patto sociale

Cafà (Cifa): “Pubblico e privato insieme per lo sviluppo del Paese”

“Servono investimenti e impegno per spingere il nostro Paese verso il nuovo modello economico dettato dal nuovo scenario geopolitico” dichiara Andrea Cafà, presidente dell’associazione datoriale CIFA – Confederazione Italiana Federazioni autonome. 

“Condividiamo – prosegue Cafà – quanto detto da Bonomi, leader di Confindustria, circa la necessità di un nuovo patto sociale. Riteniamo, tuttavia, che per dare fiducia e forza a istituzioni, imprese e sindacati, questo patto debba essere resiliente e vada ulteriormente sviluppato nei territori, coinvolgendo amministrazioni locali, università e centri di ricerca”.

“Crediamo in una nuova alleanza tra pubblico e privato per avviare investimenti congiunti e per promuovere progettualità di ampio respiro – aggiunge il presidente di Cifa -. Ricordiamo il suggerimento del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che nei giorni scorsi ha dichiarato che è dal Sud che deve ripartire lo sviluppo dell’intero paese. Aderiamo a questo invito, perché per sviluppare le infrastrutture al Sud servono le imprese del Nord. È questa la strada che porta alla rinascita dell’Italia”.

“Investimenti al Sud, come quello di Enel – investimenti che auspichiamo da tempo – sono importanti per l’intera area del Mezzogiorno e utili alla transizione digitale ed ecologica del Paese”.

“Infine, in questo momento di grande difficoltà per gli imprenditori non si può chiedere loro un ulteriore sforzo per aumentare il costo del lavoro. Si valuti, piuttosto, la possibilità di ridurre il cuneo fiscale. Se riusciremo a dar vita a un nuovo patto sociale con i nuovi attori dello sviluppo, cui abbiamo accennato sopra, sarà più facile per le nostre piccole e medie imprese evolversi e crescere”, conclude Cafà.

 

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