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Dieci anni di Testo Unico sulla Sicurezza e prevenzione sui luoghi di lavoro

Su tali aspetti si è soffermato anche il Direttore Generale dell’INAIL, Lucibello, che ha sottolineato l’impatto positivo del Testo Unico nella diminuzione dell’intensità del rischio, nonostante vi sia una crescita di malattie professionali ed infortuni sul lavoro.

Occorre migliorare sul fronte della prevenzione, delle verifiche e dei controlli, ed aumentare l’impegno di diffusione del valore culturale della sicurezza: dietro a quelli che molti percepiscono come meri adempimenti normativi ed eccessiva burocratizzazione in realtà c’è la tutela del diritto alla salute per le persone che lavorano.

Andrea Cafà, intervenuto al convegno in qualità di Presidente del Fondo FonARCom, ha sottolineato l’attuale impegno a sostenere finanziariamente gli interventi formativi in materia di sicurezza per i lavoratori di tutte le imprese ricordando come, proprio nel 2008 le parti sociali del Fondo, Cifa Italia e Confsal, decisero di lanciare un avviso per finanziare piani formativi in materia di sicurezza.

Fino ad allora nessun fondo aveva finanziato formazione continua in materia di sicurezza.

A dieci anni di distanza, il bilancio è positivo: si è trattato di un grande successo non solo per le grandi imprese ma soprattutto per le micro imprese: il Fondo è riuscito fino ad oggi ad erogare oltre 83.000 ore di formazione.

Cafà ha inoltre segnalato la crescente necessità di formazione per la riduzione dello stress lavorativo in aziende ad alta vocazione innovativa, dove la digitalizzazione e la robotizzazione sono intervenute sia nei processi di lavoro che nella produzione, e in tutti i moderni contesti di lavoro basati sulla gig economy o in cui applicano con successo modalità di smart working.

Su analoghe tematiche, si è soffermato anche Cesare Damiano, secondo cui il Testo Unico ha bisogno di evolversi alla luce dell’evoluzione del lavoro e della nuova “economia dei lavoretti”, come ha definito le nuove forme di economia lontane nell’approccio e nell’attuazione da quella ford-taylorista.

Il convegno si è concluso con un impegno per tutte le parti coinvolte: “La cultura della prevenzione e della sicurezza è andata avanti, ma non significa che dobbiamo fermarci”.

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