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Scioperi e liberalizzazioni: I Tir meritano l’attenzione di Monti



Un dato certo è che questa volta le associazioni non sono state capaci di rappresentare efficacemente gli interessi di categoria, lasciando spazio ai movimenti che spontaneamente si sono creati attorno al disagio ed alla volontà di manifestare il dissenso. E tutto questo ha provocato pericolosi, ma fortunatamente circoscritti, atteggiamenti oltranzisti. Questo è un segnale significativo da cogliere, ed un invito alla riflessione per tutte le parti sociali e la classe politica.

"Comprendiamo il disagio manifestato con i blocchi da parte degli autotrasportatori, e per le loro ragioni di protesta esprimo solidarietà" - dichiara Andrea Cafà, Presidente CIFA Italia - La CIFA coglie le manifestazioni di questi giorni come un chiaro ed evidente segnale di cambiamento della base produttiva che aspetta risposte adeguate. Ritengo che il Governo guidato dal Senatore Monti e la classe politica italiana, prendano nella giusta considerazione le necessità gridate a gran voce dai lavoratori del trasporto. Bene la direzione intrapresa sulle liberalizzazioni, ma si tenga conto anche delle conseguenze nel breve periodo causate dall’aumento delle accise sui carburanti, che mette in ginocchio l’economia e rischia di provocare un’impennata dei prezzi”.

“Consapevoli di essere nel vivo di una delicatissima fase per tutto il sistema Paese, auspico - conclude il Presidente Cafà - che il Governo Monti valuti la possibilità di sensibilizzare le grandi compagnie petrolifere affinchè tengano in considerazione gli effetti dei rialzi attuali, cercando di attuare una politica dei prezzi che non sommi gli aumenti delle accise ed i margini di profitto: il sistema economico e sociale, oggi, non è in grado di assorbire ulteriori aumenti di carburante ingiustificati, soprattutto nel meridione”.

a cura ufficio Stampa CIFA Italia
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